Fare attenzione a ciò che mangiamo è diventata una prerogativa di ognuno di noi, soprattutto dopo le numerose news arrivate riguardanti l’utilizzo di sostanze particolarmente nocive o, comunque, molto poco salutari, presenti all’interno di molti alimenti. Sotto quest’ultima egida, troviamo anche l’olio di palma, il cui utilizzo nella grande industria alimentare è stato a lungo oggetto di dibattiti anche accesi tra addetti ai lavori e privati cittadini. Uno degli alimenti in cui troviamo questo ingrediente in maniera più diffusa sono i biscotti che, di solito, mangiamo a colazione o a merenda.

I biscotti con olio di palma presenti oggi sul mercato sono diversi, ma in ogni caso, sono molti gli ingredienti utilizzati per la loro produzione che non si conoscono veramente a pieno. Di solito, però, le marche di biscotti presentano in etichetta tutto ciò che viene utilizzato per crearli e, in particolare, gli oli. Per alcuni prodotti, invece, si trovano diciture generiche, che non permettono la comprensione della tipologia di olio presente al suo interno.

Quest’ultimo aspetto è stato, purtroppo, agevolato da una circolare del Mise. Il test effettuato dalla rivista Il Salvagente di recente ha rivelato quali siano i biscotti migliori e peggiori acquistabili sul mercato, a seguito di un’analisi di 15 frollini di marche più o meno conosciute. In questa guida, invece, ci occuperemo di vedere quali siano i biscotti che fanno ancora uso dell’olio di palma, addirittura pericoloso per la salute quando sottoposto ad alte temperature e in grado di avere un impatto ambientale molto notevole.

Olio di palma nei biscotti, i dettagli della ricerca

A seguito delle discussioni aperte riguardanti la tematica in oggetto, moltissimi marchi produttori di biscotti hanno deciso di lasciare l’olio di palma in funzione del meno inquinante e meno dannoso olio di girasole. Ciò nonostante, la crisi internazionale delle risorse ed il conseguente aumento dei prezzi ha reso quasi impossibile reperire questo tipo di olio, in ogni caso reso disponibile sul mercato all’ingrosso a cifre esorbitanti. Quanto appena affermato, ha costretto le aziende produttrici a fare dietrofront e tornare alla palma o sostituire la materia prima utilizzata in precedenza.

Il recente test di cui abbiamo accennato in precedenza, invece, è stato condotto sulle diverse marche di biscotti ed evidenzia come, l’olio di palma, sia ancora molto presente sul mercato. Ciò che ha maggiormente allarmato i privati cittadini, però, è stata la circolare ministeriale che ha dato la possibilità ai produttori, a seguito dell’emergenza da loro riscontrata, di non specificare in maniera chiara quale tipo di olio sia utilizzato al posto di quello di girasole.

Quali sono i biscotti che contengono olio di palma tra gli ingredienti?

La rivista che si è occupata di informare le persone e tutelarle in merito ai biscotti che contengono ancora olio di palma tra gli ingredienti ha indicato come, la presenza in etichetta di valori analoghi possa essere un campanello d’allarme per la presenza dell’ingrediente nella composizione dei biscotti. In particolare, i frollini con granella di zucchero Conad, i frollini con granelli di zucchero Dolciando, commercializzati da Eurospin ed i frollini I Tesori del forno disponibili presso TODIS, contengono olio di palma all’interno, così come i biscotti Le Bon dell’MD ed i Real Forno Fior Di Zucchero della LIDL. Le diciture presenti sulle confezioni, comunque, non devono creare allarmismi, né destare immediatamente clamore tra i consumatori. La circolare del Mise può far confondere chi acquista, ma in ogni caso, al rientro della crisi delle risorse, molti esercenti sono tornati a mostrare il tipo di olio presente nel prodotto sull’etichetta, ravvisando chi li acquista in merito agli ingredienti.

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